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Mente, diaframma, corpo

Negli ultimi anni lo studio ultra trentennale del Tai Chi e del Qi Gong della International Tai Chi Chuan Association, scuola fondata dalla ...

28 January 2017

La Valle del Gallo di Fuoco

Entriamo

Immediatamente vediamo il sole, è largo e brillante. Siamo felici di vedere il sole. C'è un sorriso sui nostri volti, nell'apprezzare una così bella vista.

Al centro vediamo Leone, anche lui sta guardando il sole con grande apprezzamento. Così tanto da ruggire - ma ascoltate! Il suo ruggito somiglia al canto di un gallo - chicchirichì! Gli animali si fanno attenti, il sole è qui, la luce, la bellezza. Eccoci.

Vediamo che gli animali hanno il petto aperto, come il petto gonfiato di un gallo. I loro cuori sono aperti. A questa vista, anche noi apriamo i nostri. Li esponiamo ai raggi della luce. Ah. Qui. Come è caldo. Sentiamo lo scorrere d'energia e rimaniamo con essa. Così dovremmo iniziare la nostra giornata.

Possiamo cantare come il gallo. Alla vista del sole, il gallo gli canta: Eccoti lì. So che sempre verrai. Il Gallo con il suo forte bruciante fuoco, conosce l'uso della saggezza del suo spirito. Non importa come possano sembrare buie le cose, sa che la luce sempre verrà, perché è sempre qui. Proprio qui. Noi apriamo i nostri cuori come fa lui e sentiamo quel fuoco, quella luce. Ah. Qui.

Grazie, Gallo.

Grazie, Valle.

Usciamo

The Valley of the Rooster of Fire


We enter.

Immediately we see the sun. It is large and bright. We feel happy to see the sun. There is a smile on our faces, appreciating such a beautiful sight.

In the center we see Lion. He also looks at the sun with much appreciation. So much that he roars - but listen! His roar makes the crowing sound of a rooster - cock-a-doodle-doo! Animals are at attention; here is the sun, the light, the beauty. Here we are.

We see the animals have their chests open, like the puffed out chest of a rooster. Their hearts are open. At this sight, we open ours too. Expose it to the rays of light. Ah. Here. How warm. We feel that rush of energy and hold on to it. This is how we should start our day.

We can sing like the rooster. At the sight of the sun, Rooster sings to it: *There you are. I know you will always come.* Rooster, with its strongly burning fire, knows to use the wisdom of his spirit. No matter how dark things may seem, he knows light will always come, because it is always here. Right here. We open our hearts like he does and feel that fire, that light. Ah. Here.

Thank you, Rooster.

Thank you, Valley.

We go out.

By Sheila Sanchez

27 January 2017

Sessualità

Esiste un problema sulla sessualità, questa viene usata come arma. Fermo lettore, è inconscio e riguarda tutti, la rabbia ci blocca e "scopiamo" e non facciamo l'amore.
Colpi troppo forti, eiaculazioni improvvise, inopportune e veloci, desiderio da parte della donna di appropriarsi del seme, appagamento solo per l'orgasmo dell'altro.
Altro attacco è la non erezione oppure le secchezza vaginale. Ogni problema sessuale è causato dalla rabbia. La rabbia non è mai giustificata, l'altro ha la sua vita, il rovinare il rapporto sessuale rovina la nostra vita in primo luogo e la sessualità è molto importante.

L'uomo dopo una certa età ha normalmente una possibilità d'orgasmo, la donna ne ha parecchie. Quindi è fondamentale per l'uomo imparare a fermare l'orgasmo. Allenarsi a farlo! È solamente una questione di pratica. Molti dicono che non riescono o che una volta avuta una erezione non possono che eiaculare: non è vero, eiaculare così è solo un attacco!

La donna ha due tipi di orgasmo, uno avviene stimolando il clitoride, l'altro è interno alla vagina, dove è il punto esatto, se esiste il punto G, è assai poco importante, ogni donna deve imparare ad avere l'orgasmo interno: l'orgasmo clitorideo è un orgasmo da ragazza, l'orgasmo interno è un orgasmo da donna. La donna è molto legata per il suo godimento alla maturità sessuale dell'uomo, se il partner eiacula sempre, se il partner è brutale nell'utilizzare la sua vagina come fosse un campo di battaglia, la donna non può godere e stimolazioni successive o durante l'atto del clitoride sono un palliativo. A fare l'amore si impara, tutti possiamo imparare.

Anche l'uomo può avere l'orgasmo interno come la donna, non potrà mai averlo se non ferma in tempo l'eiaculazione. Orgasmo ed eiaculazione quindi non sono la stessa cosa. Questo viene sostituito, con la pratica, con forti sensazioni energetiche nel pene che si diffondono in tutto il corpo. L'energia dell'orgasmo è molto potente e viene sentita dal partner. Un orgasmo interno in coppia ha una forza straordinaria e scioglie e libera ogni tensione e unisce i partner.
L'orgasmo è così potente che persone sensibili lo sentono anche a distanza. Sono parecchie le donne a poterlo sentire, ma in una società come la nostra questo non va detto per cui non si crede alle nostre sensazioni e non se ne parla.

Fare l'amore è così mischiato al fare figli che la nostra mente è spesso in conflitto. La società condanna o non comprende la sessualità, ma assolve il fare figli e le persone non sanno così più che fare, non sanno più godere, godere è male. Un casino... Un film che ho visto molti anni fa conteneva una scena emblematica, una coppia va a letto, indossano enormi vesti da notte, la nudità deve essere nascosta, ma devono avere un figlio per cui hanno due fori nelle vesti da cui far unire gli organi sessuali... L'atto sessuale è breve, freddo. Una scena triste, stupida.

Si chiama fare l'amore, fare l'amore è uno strumento per raggiungere Dio... Quindi non pensate a fare figli, pensate a fare l'amore: chi cerca a tutti i costi figli non fa bene l'amore e i figli nascono bene se fate l'amore bene. Nel taoismo l'eccesso di eiaculazione impoverisce l'essere umano, impoverisce anche la capacità di procreare. L'eiaculare va sostituito con l'orgasmo interno. Ricordate, ad eiaculare siete sempre in tempo!

Nella sua opera, "La funzione dell'orgasmo", Wilhelm Reich teorizza che l'orgasmo è legato alla salute psichica delle persone. Più l'orgasmo è intenso, più non è legato al solo organo genitale, più arriva a tutto l'essere, più si è sani di mente. Questo vale per donne e uomini. L'orgasmo si può allungare nello spazio e nel tempo, quando arriva non bloccatelo, molti lo fanno, chiudono subito, no, niente sensi di colpa sul godimento, ve lo meritate, è una porta sullo spirito, allungate il tempo, fatelo durare, può diventare lunghissimo, fatelo restare e fatelo espandere a tutto il vostro essere ed anche al partner, non siate avari trattenendolo nell'organo sessuale.
L'argomento della sessualità è molto vasto, molto interessante, tocca tanti temi, ad esempio, non temere per la vostra età, la sessualità non ha tempo, è solo questione di mente.

Ho parlato da eterosessuale, l'amore non conosce confini, un mio articolo tratta di questo. Credo che il punto comune per tutti sia "l'orgasmo interno", momento energetico delle relazioni. Tremendi sono coloro che con la loro intolleranza pongono ostacoli alle relazioni e purtroppo l'umanità è veramente gretta su questi temi.

Un'ultima considerazione sui baci, baciare è importante, molto importante, dolcezza, ma anche pienezza e profondità. Ogni porta si apre col bacio. Sono un toccasana, un elisir di lunga vita. Chi fa Tai Chi dovrebbe applicare ogni conoscenza energetica al bacio. Il respiro pieno, profondo, una respirazione veramente interna per un "Bacio interno".

26 January 2017

Era dolce

Era dolce
Temevo l'ennesimo scherzo del destino

Forse oggi
No
Era ancora dolce

Forse domani
No
Restò sempre dolce

Il mio cuore danzò in eterno

22 January 2017

Silence

Un film di Martin Scorzese su come l'ego idealista può portare alla propria ed altrui morte.

La vicenda di alcuni missionari cristiani in Giappone. Gli viene chiesto di abiurare il proprio credo in cambio della vita. Gli ideali, l'orgoglio, impediscono a molti questo semplice gesto di accettazione, è Cristo stesso che li spinge ad "accertare", ma è difficile e molti perdono la vita inutilmente, difendendo solo il loro orgoglio.

Una religiosità fatta più di idoli, molte le scene in cui vengono donati agli abitanti in miseria simboli cristiani, che diventano idoli da preservare a prezzo della vita.

Martin Scorsese, già autore di acuti film sulla fede, ad esempio, "l'ultima tentazione di Cristo", riesce con profondità ad entrare poco a poco nel culto blasfemo di chi cerca di portare la propria verità ad altri popoli che già hanno una intensa cultura religiosa senza voler confrontarsi e trovare le similitudini. Il film ci mostra alcuni riti buddisti ed un funerale che non sono per nulla diversi da quelli cristiani.

Il protagonista, un prete pieno di se stesso, a cui Cristo non parla perché troppo nel suo ego missionario, riesce, costretto con arguzia dagli spietati giapponesi, a sentire che Cristo vuole che lui abiuri il cristianesimo, "accettando" una verità più alta, Cristo stesso che religione non ha.

Purtroppo il nostro protagonista, nel corso della restante sua vita da monaco buddista, non fa sua la possibilità concessagli da Dio non avviene una completa accettazione e muore tenendo in mano uno di quegli idoli che non permettono di conoscere veramente Dio.

Emblematica una scena, una donna a cui viene battezzato un bambino dice al prete: adesso siamo in paradiso, ma il prete la blocca, no, devi aspettare di morire per questo. L'accettazione immediata di Dio, della donna, si scontra con l'indottrinamento del religioso.

18 January 2017

Gabriella

Come una foglia
nella stagione più gialla
te ne sei andata

Il Ginkgo ora è spoglio
La forma anche
Tu non la riempi

O forse si
Sorridente il tuo Spirito
Con noi sarà

Andata come una farfalla
Con le foglie
Prima che il bianco candore
Ricopra tutto

17 January 2017

Sulle mestruazioni

Nulla è stato fatto dalla mente umana sulla comprensione del perché all'inizio del mestruo molte donne soffrano. Dolori più o meno forti. Le giustificazioni sono le solite, la verità è un'altra.
Quando c'è dolore c'è un blocco nella mente. Qual è questo blocco?
Avere una mestruazione significa non essere incinta, c'è la certezza che non si aspetta un bambino.
Tante volte le mestruazioni sono attese con ansia proprio come momento "liberatorio", altre come disgrazia, ogni volta però è: non sono incinta.
L'inconscio gioca un ruolo importante, non sono incinta? Ecco, il mondo intero ora sa che non ho compiuto il mio dovere di madre, mi devo punire, soffro...
Compreso ed accettato questo gioco perverso della mente, i dolori mestruali svaniscono.
La comprensione profonda sta nell'accettarsi come esseri umani, non accettarsi in quanto donne e in quanto madri. Esisto quindi sono madre, no, esisto come essere umano, in primo luogo sono un essere umano e non cambia nulla se sono madre o no.
Il paradiso perduto vede Eva ed Adamo scacciati.
Cosa significa? Significa che hanno perso la comprensione di essere persone, sono diventati l'uno un uomo e l'altra una donna, quindi vivono divisi e la società tutta mantiene la divisione, alle femmine va bene il rosa e la bambola, ai maschi va bene il blu e la macchinina... Ne consegue che una donna dovrà essere moglie e madre. Poi certo, ci sono donne che si ribellano a questi cliché, ma sempre dalla loro posizione di donne.
Siamo tutti esseri umani, questo è il paradiso dell'Eden. Adamo, (Adam) era un essere umano, non scisso in uomo e donna, una volta conosciuto il bene ed il male, Adam diventa Eva e Adamo, donna e uomo.

Carlo Lopez

Ps. Dimenticavo, questo spiega perché molte donne dopo il primo figlio si mettono a posto con dolori ed altri problemi ginecologici, tipo cisti ed endometriosi.

08 January 2017

La Valle dell'Orso

Entriamo.

Diventiamo l'orso.
Siamo in una grotta. È caldo e tranquillo. Ci allunghiamo, ci apriamo senza tirare i muscoli, ci sentiamo rilassati. Questo è facile, dobbiamo sintonizzarci con i bisogni del nostro spirito.
Ascoltiamo, ci sistemiamo. Siamo orsi, resteremo qui per un po', a meditare, così troveremo la situazione migliore: comodi, tranquilli, rilassati, riposiamo.
Dobbiamo sentire il nostro corpo e la nostra mente immobili, per poter sentire la vibrazione della terra passare attraverso di noi.
Sentiamo il mormorio della terra, la sua energia dappertutto. Una volta pronti, cominciamo. Andiamo profondamente in noi stessi in una calma che si estende come la terra si estende fino a noi. Sviluppiamo una luce in noi, calda, splendente. Senza questa immobilità, questa calma, la grotta sarebbe buia, fredda, dura.
La gente spesso fa questo: si muove in fretta, si muove sempre, fa sempre qualcosa, perdendo energia, sicché, alla fine dell'anno: oh, la fatica, il dolore, polmoni e diaframma vuoti di aria e di energia, la testa piena di sciocchezze. Soffoca mente e corpo, e di conseguenza soffoca lo spirito. Noi ci fermiamo, stiamo immobili. Respiriamo, respiriamo così profondamente e lentamente che tocchiamo e illuminiamo ogni parte del corpo con il respiro. Guarda come questa luce illumina la grotta. Qui nutriamo mente, corpo e spirito. Qui guariamo. Più siamo immobili, più siamo uniti: con il nostro spirito, l'un l'altro, con la terra. Siamo uno. Siamo potenti in questa unità. Il duro morso dell'inverno non ci può congelare, il lavoro mondano del giorno non ci può stancare. Siamo caldi, siamo pieni. Uno sbadiglio, uno stiracchiamento... La gente non capisce il letargo perché pensa che la vita sia solo fare. L'Orso ci mostra quanto sia importante fermarsi, stare immobili: meditare, guarire.

Grazie, Orso.

Grazie, Valle.

Usciamo.

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The Bear Valley

We enter.
We become the bear.
We are in a cave. It is warm and quiet. We stretch, not pulling the muscles but we open, feel relaxed. This is simple, we must be in tune with the needs of our spirit. Listen, take place. We are bears, we will be here a while, meditating, so we must find the best situation: comfortable, calm, relax, rest. We must feel our body and mind still, so still that we can feel the vibration of the earth throughout ourselves. Feel the hum of the earth, its energy everywhere. Once ready, we start. We go deep inside into a calmness that extends like the earth extends to us. We develop a light within us, warm, bright. Without this stillness, this calm, the cave would be dark, cold, hard. People do this often; they move fast, always moving, always doing, losing energy so that by the end of the year: oh, the fatigue, the pains, the lungs and diaphragm void of air and energy, the head full of nonsense. They suffocate the body and mind, suffocating the spirit as a result. We stop, be still. Breathe, breathe so deeply and slowly that you touch and enlighten every part of your body with your breath. Look how this light shines even the cave. We nourish the mind, body and spirit here. We heal here. We meditate here. The more still we are, the more united: with our spirit, with one another, with the earth. We are one. We are powerful with this unison. The harsh bite of the winter cold cannot freeze us, the mundane work of the day to day cannot fatigue us. We are warm; we are full. A yawn, a stretch... People don't understand lethargy, believing that life is only about doing. Bear shows us how important it is to stop, be still: meditate, heal.
Thank you, Bear.
Thank you, Valley.
We go out.by
Sheila Sanchez, Teresa Pennone, Carlo Lopez
"La Valle del Tao©"

05 January 2017

Il gioco del Quidditch e il diaframma

Una scatola e dentro delle palle che si muovono, questo il Quidditch e degli esseri umani che vi giocano e delle scope volanti, quelle che usano le streghe la notte della Befana.



Due squadre che si fronteggiano volando, colpendo con dei bastoni queste palle volanti ed evitandone altre, una immagine perfetta di gioia e leggerezza.

Volare (la nostra mente può volare) e giocare danno gioia nella vita e per farlo il diaframma deve essere libero. Il diaframma? Cosa è? Questa è una domanda non da poco, nessuno me parla mai, neppure i medici ne sanno molto, pochi anche gli insegnanti di Tai Chi e di Qi Gong.

Ne lessi l'utilizzo per la prima volta nel 1980 in un libro di alchimia taoista, raccontava di come i taoisti cavalcassero le nubi usando il diaframma, che era chiamato "Mantice Celeste", definizione veramente calzante.

Taoisti che cavalcano nubi? Squadre di Quidditch a cavallo di scope volanti? Cose per bambini, fantasie... subito la nostra mente giudicante cerca la propria sopravvivenza scartando idee si' infantili.
C'erano alcuni film cinesi anni fa, schermaglie di monaci guerrieri che saltano di ramo in ramo o svolte a pelo d'acqua. Molti non apprezzavano: no, non guardo film dove volano sugli alberi. Rigidità molto pesanti da portare con sé.



Il diaframma ci permette di respirare, ma il respiro può cambiare così tanto, libero, ampio, pesante, costretto. È regolato dalla nostra mente, aborre la rigidità. Per questo i bambini hanno il diaframma libero, sono potenti e pieni di energia e cosa fanno i bambini tutto il tempo? Giocano e volano.
E noi adulti? In fondo continuiamo a giocare, ma giochi pesanti, guerre, vere o celate, ci occupiamo di cose importanti, crediamo che ne va della nostra vita, diveniamo così seri che il nostro respiro si chiude: non abbiamo più un attimo di respiro.
Ricordo molti anni addietro una mia allieva Buddista, un giorno mi chiede, ma per te la vita è un gioco? Risposi di si. Non la vidi mai più, nel suo credo la vita era una Valle di lacrime, bisognava solo trascenderla. Morta aspettando qualcosa d'altro...

Quello che facciamo nelle nostre lezioni è giocare, reimparando a respirare, a riaprire il diaframma. I taoisti dicevano che bisognava tornare come bambini e in fondo Gesù era parecchio taoista e anche lui disse che non possiamo tornare nei regni dei cieli se non torniamo bambini. Il saggio è colui che torna bambino ed ha imparato ad as-saggi-are la vita.

Il Quidditch rappresenta simbolicamente il regno dei cieli, giocatori che volano su delle scope. La notte della Befana, lei vola sul suo bastone di legno e porta doni proprio ai bambini.

La partita di Quidditch inizia quando l'arbitro, l'unico adulto in campo, lancia in aria il "Boccino d'oro", questo è piccolo ed ha due ali piccole. Si leva in volo, è il nostro diaframma che si alza ed incomincia a respirare (non me ne vogliano medici ed esperti se scrivo si alza). La partita ha termine quando il "cacciatore" di una delle due squadre riesce infine ad afferrare questa minuscola e zigzagante sfera. Cosa avviene? La sconfitta, la morte dell'altra squadra. Il diaframma si blocca. Non c'è bisogno di essere morti per essere morti, basta bloccare il diaframma e in tanti lo facciamo, diventiamo fragili e spenti e senza respiro.



Tecnicamente non mi dilungherò sul significato di ogni palla del Quidditch, sappiate che il boccino d'oro è riferito alla parte centrale del diaframma, la Pluffa alla parte anteriore e a quella posteriore. È interessante il termine "colpo della strega", si riferisce al blocco del diaframma nella parte sopra i reni, siamo stati pesantemente disarcionati dalla scopa (dalla vita). E la Pluffa è la palla che continuamente viene passata da un giocatore all'altro sino ad una eventuale segnatura in un cerchio sospeso dietro al portiere avversario. È la fluidità del movimento, lo scendere e salire, grazie a queste due, invero quattro parti del diaframma.
Il bolide si riferisce al lato esterno del diaframma, potente e devastante ed infine la scatola dove vengono racchiuse le varie palle è la capacità di tenere il diaframma stabile o a destra o a sinistra.

Brava Rowling, geniale, hai lasciato che lo Spirito permeasse i tuoi libri di messaggi vitali per noi umani!

03 January 2017

La Valle del Camoscio

Entriamo.

Diventiamo un Camoscio

Vediamo un fiume presso una montagna. Ci arrampichiamo lentamente, con calma. Non vogliamo diaturbare ciò che ci circonda; vogliamo essere parte di esso. Siamo prudenti, andiamo a piccoli passi. Possiamo vedere la cima della montagna, bella, si, ma non è interessante. Non c'è nulla per noi là, solo qui, nel centro, dove è tutto quello che ci serve. Amiamo gli spazi aperti che offre questa zona. Siamo così quieti che potremmo facilmente scappare, se necessario. I nostri passi sono leggeri, delicati. Il camoscio si accontenta della semplicità.
Gli umani devono raggiungere la cima, essere il top. Quando arrivano e vedono una cima più alta, ecco il loro prossimo obiettivo. Il camoscio ci ricorda di guardare e godere di quello che ci circonda.

Grazie, camoscio.

Grazie, Valle.

Usciamo.
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We enter.

We become the chamois.

We can see a river at a mountain. We are climbing, slowly, quietly. We don’t want to disturb what’s around us; we want to be a part of it. We are careful, our steps are small. We can see the top of the mountain, yes, nice, but uninterested. There is nothing for us there, only here, in the middle, where there is all we need. We like the open space this area provides. If ever necessary, we can escape quietly, our steps are light, unintruding. The chamois is satisfied with simplicity. Humans must reach the top, be the top. When they arrive and see a taller summit, there, the next goal. The chamois reminds us to look, enjoy what’s around.

Thank you, chamois.

Thank you, Valley.

We go out.

Sheila Sanchez, Teresa Pennone, Carlo Lopez
"La Valle del Tao©"